Il 3 dicembre si rinnovano i Comites
di Nello Passaro
Il 3 dicembre p.v. ,data “storica” per le sorti dei Comites, l’emigrazione italiana , tra trepidazione e meraviglia, resta in attesa di conoscere la nuova compagine di questa “ variante “ della nuova edizione dei Comites che le elezioni indette vorra’ sancire.
Tra le ambiguita‘ interpretative del ruolo al quale questi organismi, ammantati di una pseuda veste democratica , sono preposti e l’arroganza o l’illusione di chi si e’ proposto o si propone ad essere il rappresentante di una istituzione che non e’ stata mai capace ne’ di svolgerne il ruolo ne’ di coinvolgere la base in nome della quale essi si sono e continueranno ad arrogarsi , con esigui ed insignificanti suffragi, il diritto di rappresentanza , il 3 dicembre non sortira’ certamente la risurrezione di questi organismi nati gia’ morti , per i quali il tempo e’ servito solo ad allungare la loro fase di putrefazione.
Il 3 dicembre sancira’ e fornira’ ancora una volta o per la prima volta a coloro che vogliono profilarsi la possibilita’ di sfruttare questa possibilita’ il diritto di rappresentanza non in nome dei loro pochi loro elettori ma di tutti gli italiani all’estero.
Si puo’ gia’ prevedere che il loro rinnovo costituira’, tra lusinghe e aspettative che mai saranno evase- l’ennesimo sperpero di investimenti inutili e dannosi, non essendo ne’ produttivi ne’ costruttivi, ai danni dell’emigrazione italiana mentre i loro nuovi attori si impossesseranno della scena e reciteranno il loro copione in assenza di spettatori .