Casa Bianca: ‘Nessun piano per Biden a Kiev’

by | Apr 15, 2022 | Breaking News, Guerra, PRIMOPIANO, World

Guerra in Ucraina


Ucraina: ‘Feroci combattimenti a Mariupol, i russi avanzano’

‘Comandante della Moskva morto a bordo’

 

Mentre sono in corso ‘feroci combattimenti’ a Mariupol con i russi che avanzano in città e il drammatico appello del comandnte della marina ucraina a una soluzione perché ‘la situazione è critica’, la Russia torna ad attaccare Wahington.

TOPSHOT – A policeman walks among the rubble of destroyed houses in Bohdanivka village, northeast of Kyiv, on April 14, 2022, amid Russia’s invasion launched on Ukraine. (Photo by FADEL SENNA / AFP)

Il Cremlino ha infatti inviato agli Usa questa settimana una nota diplomatica formale avvertendo che le spedizioni Usa e Nato di sistemi d’arma “più sensibili” all’Ucraina stanno “alimentando” il conflitto e potrebbero portare a “conseguenze imprevedibili“: lo riporta il Washington Post (Wp), che ha visionato una copia del documento.

Intanto l’Ue punta ancora sulla leva economica per tentare una de-escalation. L’Unione europea – secondo quanto riporta il Nyt – sta preparando un embargo graduale alle importazioni di prodotti petroliferi russi, ma la misura non verrà varata fino a dopo il ballottaggio delle elezioni presidenziali francesi il 24 aprile. Nel frattempo sembra accelerare il processo di adesione della Finlandia alla Nato. “E’ altamente probabile che la Finlandia entri nella Nato, il processo di candidatura dovrebbe essere il più rapido possibile”: lo ha detto il ministro finlandese per gli Affari europei Tytti Tuppurainen in un’intervista a Sky News, riportata dal Guardian. Parlando da Helsinki, Tuppurainen ha osservato che ora c’è un profondo cambiamento nelle relazioni tra Russia e Finlandia, che la “rattrista”. Poi ha descritto le azioni della Russia come una guerra “brutale” in U
craina e “un campanello d’allarme per tutti noi”.

Ucraina, Mariupol: gli abitanti nelle strade fra i militari russi

SITUAZIONE CRITICA A MARIUPOL – Il comandante della 36/a brigata della Marina ucraina, il maggiore Serhiy Volyna, lancia un appello alle autorità a “sbloccare Mariupol il prima possibile, militarmente o politicamente”: secondo Volyn, da questa mattina sono in corso feroci combattimenti, i russi avanzano in modo aggressivo, la situazione è critica”. Lo ha detto in un’intervista all’Ukrainska Pravda: “Non abbiamo intenzione di arrenderci, ma la situazione sta precipitando”. Intanto la Russia fa sapere che aumenterà il numero e la portata degli attacchi missilistici su obiettivi a Kiev in risposta agli atti di sabotaggio sul suo territorio da parte delle forze ucraine: lo riporta Interfax, che cita il ministero della Difesa russo. Le forze russe avrebbero colpito ieri notte una fabbrica di armi vicino a Kiev con missili Kalibr lanciati dal mare: lo ha reso noto il portavoce della ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, secondo quanto riporta Interfax. Il consiglio comunale della città di Mariupol afferma che gli occupanti russi hanno iniziato a riesumare i cadaveri sepolti nei cortili dei blocchi residenziali. Lo scrivono i funzionari su Telegram, citati dalla Bbc. “I soldati russi non stanno permettendo ai residenti di seppellire le persone, ogni cortile ora ha un supervisore per far rispettare questa regola”. A Mariupol ci sarebbero, secondo Kiev, 13 forni crematori mobili e le autorità cittadine sospettano che i russi stiano cercando di coprire i crimini di guerra. Lo stabilimento siderurgico Ilyich a Mariupol è sotto il controllo dell’esercito russo. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov citato da Interfax. “L’impianto è stato liberato “da un gruppo di forze russe e unità della milizia della repubblica di Donetsk a seguito di operazioni offensive”, ha affermato Konashenkov in conferenza stampa. Le truppe russe intanto stanno bombardando con mortai con base in territorio russo il villaggio di Senkivka, passaggio di frontiera terrestre a tre vie tra l’Ucraina con la Russia e la Bielorussia sul lato ucraino, nella regione di Chernihiv. Lo ha segnalato il servizio delle guardie di confine ucraine, citata dal Kyiv Independent, specificando che non ci sono state vittime. Sette civili ucraini sono rimasti uccisi in un attacco russo contro gli autobus usati per le evacuazioni vicino a Kharkiv, nell’Ucraina orientale. Lo ha reso noto l’Ufficio del procuratore generale ucraino. L’ufficio del procuratore generale ha reso noto che oltre ai sette civili rimasti uccisi, 27 persone hanno riportato ferite sugli autobus che trasportavano i rifugiati dall’Est del Paese. “Il 14 aprile, i militari russi hanno sparato su autobus di evacuazione che trasportavano civili dal villaggio di Borova nel distretto di Izium”.

L’INCROCIATORE MOSKVA – L’incrociatore missilistico russo Moskva, divorato dalle fiamme e che Kiev aveva rivendicato di aver colpito, “ha perso stabilità ed è affondato mentre veniva rimorchiato durante una tempesta”. Ad ammetterlo il ministero della Difesa russo, che spiega che la nave “ha perso stabilità a causa del danno allo scafo”. Danno, però, che viene attribuito da Mosca all’incendio seguito all’esplosione delle munizioni” trasportate a bordo. Con il Moskva, si teme possa essere finita negli abissi anche una testata nucleare che, secondo voci non confermate, avrebbe fatto parte del suo arsenale. Comunque si tratta di un duro colpo per la flotta militare russa, come il Pentagono non ha mancato di rimarcare, pur ammettendo di non poter verificare in “modo indipendente” se l’incrociatore russo nel Mar Nero sia stato colpito da un missile dell’Ucraina. Il comandante dell’incrociatore Moskva, Anton Kuprin, è morto durante l’esplosione e l’incendio a bordo della nave prima dell’affondamento. Lo riferisce il consigliere del ministro degli Affari interni ucraino Anton Gerashchenko citato da Nexta, il media bielorusso di opposizione che trasmette dalla Polonia. Il capitano Anton Kuprin diede l’ordine di bombardare l’Isola dei Serpenti il primo giorno di guerra.

ZELENSKY E LA RESISTENZA UCRAINA – “Abbiamo già resistito 50 giorni. 50 giorni di invasione russa, anche se gli occupanti ci avevano dato un massimo di cinque”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodyìmyr Zelensky nel suo ultimo discorso nazionale citato questa mattina dal Guardian. “Cinquanta giorni della nostra difesa sono un risultato. Un risultato di milioni di ucraini”, ha aggiunto. “Durante i 50 giorni di questa guerra, l’Ucraina è diventata un eroe per tutto il mondo libero. Per coloro che hanno il coraggio di chiamare le cose con il loro nome. Per coloro che non sono avvelenati dalla propaganda”. Rivolgendosi ai suo connazionali, il presidente Zelensky ha poi aggiunto: “Siete diventati tutti eroi. Tutti gli uomini e le donne ucraini che hanno resistito e non si arrendono. E che vinceranno. Questo restituirà la pace all’Ucraina, ne sono sicuro”. “Ricordo il primo giorno dell’invasione della Federazione Russa. Ricordo quello che mi è stato detto il 24 febbraio, per dirla tutta, nessuno era sicuro che avremmo resistito. Tutti simpatizzavano. Molti mi consigliavano di fuggire dal Paese. Consigliavano di arrendersi davvero alla tirannia. Ma neanche loro ci conoscevano. E non sapevano quanto sono coraggiosi gli ucraini, quanto apprezziamo la libertà”, ha affermato. “La nostra possibilità di vivere come vogliamo. Non come il popolo governato in modo tale che il suo esercito vede per la prima volta in vita sua i bagni nei territori occupati e ruba anche i comuni elettrodomestici”.

Ucraina, Zelensky: ‘Resistiamo da 50 giorni, Mosca ce ne aveva dati 5’

VISITA A KIEV –  “No, non manderemo il presidente in Ucraina”. Lo afferma la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, confermando comunque che l’amministrazione sta decidendo chi invierà a Kiev. Secondo indiscrezioni, potrebbe trattarsi del capo del Pentagono Lloyd Austin o del segretario di Stato Antony Blinken. Ieri  il presidente Usa aveva risposto “sì” ai giornalisti che gli chiedevano se “fosse pronto ad andare in Ucraina”.

MINACCIA SUL GAS – Putin utilizza anche l’arma dell’energia: è certo che l’Europa “non può sostituire il gas russo”, almeno per il momento. La sfida è presa sul serio da Zelensky, che con insolita durezza nei confronti dei partner Ue ha accusato direttamente Germania e Ungheria di guidare l’opposizione all’embargo totale. Lo stesso Putin però, al di là dei trionfalismi di facciata, è consapevole che lo scenario potrebbe cambiare, e non in positivo. “Dobbiamo presumere che in futuro le consegne in Occidente diminuiranno”, ha ammesso parlando con i suoi ministri. Affidando loro il compito di agire su due direttrici: da un lato alimentare il mercato interno, e dall’altro “riorientare le nostre esportazioni verso i mercati del Sud e dell’Est che stanno crescendo rapidamente”. Cina e India soprattutto, ma anche “Africa, l’America Latina e l’Asia-Pacifico”. Per realizzare il piano B il Cremlino ha ordinato la “costruzione di nuovi oleodotti dai giacimenti della Siberia occidentale e orientale” e di “accelerare l’attuazione di progetti infrastrutturali, come ferrovie, oleodotti e porti”.Ma questa maxi-riconversione delle infrastrutture, ad oggi orientate soprattutto verso l’Europa, non sarà facile. Putin, per realizzare la sua ‘Via della Seta’ dell’energia, potrebbe dover attendere diversi anni. L’Unione europea sta preparando un embargo graduale alle importazioni di prodotti petroliferi russi, ma la misura non verrà varata fino a dopo il ballottaggio delle elezioni presidenziali francesi il 24 aprile: lo scrive oggi il New York Times nella sua edizione online.