Coldiretti, sale a 120 miliardi il falso made in Italy a tavola

by | Jun 16, 2022 | Argentina, Brazil, ECONOMIA | 0 comments

ECONOMIA


Dal parmesao brasiliano al reggianito argentino, cresce il valore dell’italian sounding

Sale a 120 miliardi il valore del falso Made in Italy agroalimentare nel mondo, anche sulla spinta della guerra che frena gli scambi commerciali con sanzioni ed embarghi, favorisce il protezionismo e moltiplica la diffusione di alimenti taroccati che non hanno nulla a che fare con il sistema produttivo nazionale.

E’ l’allarme lanciato da Coldiretti e Filiera Italia all’inaugurazione del Summer Fancy Food 2022 “il più importante evento fieristico mondiale dedicato alle specialità alimentari a New York City presso il Javits Center”.

L’organizzazione agricola segnala che al Padiglione Italia, assieme all’Ice, è stata allestita una grande mostra per mettere a confronto per la prima volta le autentiche specialità nazionali con le brutte copie più diffuse, ma anche la differenza tra i veri piatti della tradizione gastronomica tricolore e quelli storpiate all’estero con ricette improponibili.

Coldiretti sottolinea e stima che il risultato, per colpa del cosiddetto “italian sounding” nel mondo oltre due prodotti agroalimentari tricolori su tre sono falsi senza alcun legame produttivo ed occupazionale con il nostro Paese.

In testa alla classifica dei prodotti più taroccati secondo la Coldiretti ci sono i formaggi a partire dal Parmigiano Reggiano e dal Grana Padano con la produzione delle copie che ha superato quella degli originali, dal parmesao brasiliano al reggianito argentino fino al parmesan diffuso in tuti i continenti.

Tra i salumi sono clonati i più prestigiosi, dal Parma – rileva l’organizzazione – al San Daniele, ma anche la mortadella Bologna o il salame cacciatore e gli extravergine di oliva o le conserve come il pomodoro San Marzano. Tra i maggiori taroccatori del Made in Italy ci sono – sostiene Coldiretti – paradossalmente i Paesi ricchi, a partire proprio dagli Stati Uniti dove si stima che il valore dell’italian sounding abbia raggiunto i 40 miliardi di euro.