Il MAIE di Ricardo Merlo è un movimento credibile?

by | Jul 23, 2021 | Archivo News, Nello Massaro | 0 comments

 
Affidabilita` e credibilita` garantisce il MAIE per la nostra comunita` all’estero?  E’ forse appena il caso di ricordare che Il MAIE e’ quel movimento per gli italiani all’estero che nato in Sud America, piano piano ,  nel tempo ,si  e’ creato degli spazi in altre zone geografiche del pianeta  dove e’ cospicua la presenza di connazionali. Ultimamente ha intensificato la sua azione  e allargato  le sue mire espansionistiche  in quasi tutta Europa , allestendo   una fitta rete organizzativa ,  aspirando a diventare un protagonista di primo ordine della politica per gli italiani all’estero . Il suo obiettivo in definitiva e’ quello di soppiantare  i vecchi partiti presenti in emigrazione che attualmente, almeno in parte,  sembra  registrino una situazione di particolare sofferenza dovuta anche alle  loro vicende interne a livello nazionale che, se riscontrata  a livello elettorale anche all’estero e confermata dal voto nella prossima tornata elettorale,   vedra’ consacrata   molto probabilmente l’ascesa del Maie,  al quale spetterebbe il compito di  fungere da volano per la politica futura degli italiani all’estero.
Tal evenienza rappresenterebbe tuttavia una specie di  mina vacante  che potrebbe creare una situazione ulteriormente peggiorativa rispetto  all’attuale   per l’emigrazione italiana  nel  suo rapporto con il  panorama politico italiano,  destabilizzante rispetto agli equilibri attuali con conseguenze del tutto imprevedibili che rappresenterebbero delle forti incognite rispetto ai vantaggi o agli svantaggi per l’emigrazione medesima a livello di forza rappresentativa. Ma piu’ che sforzarsi di capire ed anche per dare seguito alla domanda posta come premessa,  sarebbe forse il caso che il MAIE stesso desse ragguagli circa il modo come intende interpretare il ruolo per il quale si propone,  non limitandosi a ribadire che il movimento sara’ sempre , ovunque e comunque dalla parte degli italiani all’estero. Un programma chiaro, comprensibile, definitivo, dettagliato per capirci! Cio’ che in sostanza l’elettorato chiede normalmente a tutte le sue forze rappresentative! Ma gia’ prossimamente,  con il progressivo  avvicinarsi della scadenza elettorale,  si vedra’ se i partiti tradizionali ed i loro rappresentanti all’estero, di nuova o  vecchia nomina che siano,  vorranno lasciare il campo a tale ascesa o tenteranno di contrastarla per riconquistare parte del loro elettorato e rafforzare le loro posizioni. Un rafforzato rinascere di un loro  interesse, opportunamente poggiato su premesse diverse rispetto ai risultati conseguiti finora e di un programma elettorale ben definito che accolga le istanze sul tappeto e capace di fornire un quadro dei loro intenti in prospettiva,  potrebbe essere visto in positivo onde evitare una forma di egemonia che per sua stessa natura  tante incognite comporta .  Si potrebbe quindi ipotizzare  una situazione in cui  la collettivita’ sarebbe legata alle sorti di un solo partito egemone, con la conseguente indifferenza dei partiti nazionali,  che potrebbero maggiormente sovrastarlo in sede parlamentare, tenuto anche conto che  il numero dei  rappresentanti resterebbe lo stesso, anche se si avrebbe forse una rappresentanza piu’ omogenea  , teoricamente piu’ coesa ma nello stesso tempo non automaticamente  piu’ supportata,  dipendente fortemente  dalla sua capacita’ ad avvalersi di un’ utile e fertile  collocazione nel panorama parlamentare ed evitare il rischio di un deleterio isolamento o di forzate alleanze .  Siamo tuttavia a livello di ipotesi e di speculazioni basate su sensazioni , resta tuttavia come elemento oggettivo  il  quadro di riferimento, per quanto riguarda le attuali forze in campo,  relativo alle ultime elezioni anche se molto deludente nei suoi valori assoluti in termini di rappresentanza. I giochi sono pertanto  ancora aperti. Il Maie  ha tuttavia, per  le posizioni sorprendentemente  assunte,  ritenute del tutto  opportunistiche,  in occasione del Conte ter,  fornito all’opinione pubblica  un’immagine contrastante  e contradditoria circa la sua affidabilita’ e credibilita’ sia all’interno della emigrazione che nel panorama politico nazionale. Al riguardo, la sen. Garavini, che ha evidenziato, nella sostanza,  questo aspetto, e’ stata duramente attaccata, a conferma che tra i nostri rappresentanti all’estero, o tra alcuni di loro, non corre buon sangue e che la realta’ e’ ben diversa dalle apparenze. Pare comunque che la luna di miele tra i due senatori sia finita, una semplice parentesi dovuta al rispetto conseguente alle cariche istituzionali ricoperte. Pare che il Maie stia gia’ allestendo il funerale politico alla concorrente senatrice che, a seguito delle risultanze delle prossime elezioni, sara’ costretta probabilmente a dare l’addio al suo ruolo. Fa specie tuttavia che il suo segretario fondatore ,sen. Merlo,  assurto alle cronache nazionali  ultimamente , gia’ titolare della poltrona come sottosegretario per l’emigrazione, non sia stato riconfermato nell’incarico per ragioni non note o non fatte pervenire.  Intanto il segretario del CGIE, non si sa se con il supporto o meno  del nostro  Consiglio ,   sponsorizza   il  segretario fondatore del MAIE, il sen. Merlo, indicandolo, in virtu’ della sua esperienza acquisita da sottosegretario,  come interlocutore per trovare un’intesa con la Commissione deliberante sul testo di riforma dei Comites.     
Nello Passaro