Italia col cuore nello zucchero

by | Jul 23, 2021 | Archivo News, Nicola Sparano

Bonucci Man of the Match, Donnarumma Tournament’s Best, Mancio Genio della Panchina
Tre nomi, tre riconoscimenti, tre eccellenze decretate dalla finale che noi e loro ricorderemo per sempre.
Dall’altro lato della medaglia gli attacchi razzisti via social media ai tre poveracci che hanno sbagliato i rigori: “Torna in Nigeria”, “Esci dal mio paese”, hanno scritto e pubblicato insieme ad altre lordaggini.
Chissa’ se Vieira e Lineker (li ricordate?, avevano sparso veleno sull’Italia) hanno picconato i loro ex beniamini ed esaltato i nostri, in pure stile ipocrita.
Draghi con gli Azzurri Photo by Tiziana FABI / AFP (foto: AFP) © Copyright ANSA
Che l’ipocrisia e la spocchia abitassero in Inghilterra era noto.
Ipocrisia sigifica”: tendenza a simulare buone qualità, buoni sentimenti, buone intenzioni, apparendo diversi da ciò che si è, allo scopo di farsi benvolere o per trarre in inganno.
Spocchia vuol dire: atteggiamento caratterizzato da presunzione, da senso di superiorità.
Questi sono loro, noi invece siamo…INVINCIBLES, invincibili.
Il giornale francese L’Equipe ha infatti dedicato la prima pagina alla vittoria dell’Italia a Londra: sotto la foto della squadra che esulta hanno scritto INVINCIBLES a carattere cubitali.
In questo Europeo l’Italia e’ stata davvero invincibile.
Merito di Mancio, of course.
Il Ct ha compiuto un piccolo grande capolavoro costruito nello spogliatoio e trasportato in campo.
Partendo dal presupposto che ogni calciatore deve essere impegato nel suo ruolo naturale si e’ giunti ad un meccanismo in cui cambiando la sequenza degli addendi la somma resta la stessa.
Come a dire che il meccanismo del gioco e dell’impegno e’ rimasto inalterato anche dopo i cambi.
Ecco, uno dei tanti meriti di Mancini sono state le sostituzioni, specialmente nelle due partite di Londra.
Al resto ci hanno pensato gli Azzurri.
La finale ha messo a rischio le coronarie di tutti noantri de Roma e dintorni.
Il primo attentato al corazon e’ stato il gol regalato all’inizio per una pennichella generale della difesa.
Siamo andati avanti con le palpitazioni sino a quando Bonucci si e’ trovato al posto giusto al momento giusto.
Il centrale, Leo di nome di fatto, dopo il trionfo ha gridato: “Devono mangiare ancora tanta pasta asciuta”.
Las volta della partita si e’ avuta quando il Ct inglese ha arretrato il baricentro a difesa del golletto.
A quel punto Verratti a avuto piu’ spazio, Chiesa ha affondato i colpi e loro hanno tremato.
Nel secondo tempo extra a tremare siamo stati noi ogni volta che loro entravano in area temendo di dare all’arbitro la chance di fischiare rigore.
L’arbitro Kuipers, va detto e ripetuto, e’ stato perfetto, imparziale e corretto.
Poi ci ha dato una mano.
Nel senso che la monetina gettata in aria e’ caduta dando a capitan Chiellini la chance del primo tiro.
Le statistiche dicono che che a vincere la lotteria dei rigori e’ quasi sempre la squadra che tira per prima.
Cosi e’ andata bene come era andata bene contro la Spagna.
Dopo i primi due rigori loro erano in vantaggio 2-1: Belotti aveva fallito il suo tiro, mentre i due bianchi, Kane e Maguire no.
Al terzo rigore per loro si ripete la storia: nel 2006 fu Trezeguet a spalancare la strada delle vittoria mondiale (contro la Spagna sbaglio’ il oro secono rigorista).
L’inizio delle fine delle speranze inglesi cominciano dal terzo rigorista: Rashford fa lo…Zaza, imita la danza del pollo, poi centra il palo.
Bernardeschi, freddo come uno stoccafisso, infila quello che sara’ il gol del trionfo.
Perche’ sbagliano i prossimi tre tiratori, Sancho e Saka per loro, Jorginho per noi.
L’azzurro ha il penalty decisivo, ma contraiamente al solito tira a sinistra del portiere lui che aveva sempre insaccato sulla destra.
Mentre si intonano infinite santiate mondiali, al tiro ci va un bamboccio di origi nigeriane.
Saka ha 19 anni e l’emozione lo frega.
Il suo tiro e’ un passaggio.
Gigio lo ferma con le mani che la natura gli ha confezionato prendendo coe modelli le pale usate per infornare le pizze.
E dal forno del Wembley esce la Margherita del trionfo.
SEQUENZA RIGORI: Berardi (gol), Kane (gol), Belotti (parata), Maguire (gol), Bonucci (gol), Rashford (palo), Bernardeschi (gol), Sancho (parata), Jorginho (parata), Saka (parato).