| In questo “nuovo mondo”, non riesco proprio a ritrovarmici |
L’ho scritto questa settimana sul quotidiano torontino “Lo Specchio” : “Affermiamo sempre nei nostri discorsi quotidiani di voler misurare una società da come trattiamo i nostri anziani, i nostri bambini e le nostre donne. Poi ci accorgiamo, dopo uno sguardo leggermente piu’ approfondito, di come trattiamo le donne che scompaiono ogni giorno, i bambini addirittura massacrati e scomparsi e gli anziani ridicolizzati, derisi e sottomessi con la botte. 215 “piccoli innocenti” i cui corpicini vengono ritrovati quasi…per caso! Se questo numero non ci colpisce ancora, riflettiamo ancora un attimo: e’ solo una frazione! Una piuma ed una “singola” lacrima. In Canada, negli Stati Uniti, in Australia ed in Italia… Spregevole. Disumano. Vergognoso. Io in questo “nuovo mondo” non riesco proprio a ritrovarmici.Come non riesco a capire in un mondo dove tutto “deve essere politicamente corretto”, dove si cambiano i nomi alle Universita’ e si imbrattano i monumenti di ex Primi Ministri, dove ogni minuto nascono movimenti pro-neri, pro-omosessuali, pro transgender e chi piu’ ne ha piu’ ne metta, come la Chiesa Cattolica ed il suo Papa Francesco non trovino spazio e volonta’ per “chiedere scusa” a quello che credo sia un vero e proprio genocidio. In questi giorni le comunità indigene in tutto il Canada stanno rinnovando gli appelli alla Chiesa cattolica romana per scusarsi per il suo ruolo nelle scuole residenziali che hanno allontanato con la forza i bambini dalle loro case, privandoli della loro cultura, lingua e identità.
Venerdì scorso, l’Indian Residential School Survivors Society (IRSSS) ha invitato Papa Francesco ad affrontare le atrocità avvenute nelle scuole residenziali, pochi giorni dopo che i resti di 215 bambini sono stati trovati sul terreno dell’ex scuola residenziale indiana di Kamloops. Don France’, che aspetti ? O anche tu devi aspettare l’ « opinione » del commercialista ??? E intanto qui a Toronto, da dove vi scrivo, il mese di giugno e’ simultaneamente dedicato alla comunita’ italiana, a quella portoghese e a quella « gay ». Almeno questi ultimi hanno lanciato un « forte segnale di amore » facendo sfilare per le vie della citta’ il “love Bus”, l’autobus dell’amore, tutto bello colorato di rosa con la scritta LOVE…. Lo vedremo girare per tutto il mese di giugno. Aprofittando della pandemia da Covid 19 potrete leggere sulle fiancate questo messaggio : ‘Wear your face mask, but don’t mask your pride.”
E chiudo come al solito con il calcio. Anche il valzer degli allenatori mi sta stufando! Antonio Conte, dopo aver vinto lo scudetto con l’Inter non accetta il decurtamento dello stipendio da parte della societa. Da 12 milioni di dollari (e’ infatti pagato in dollari americani ed al netto delle trattenute fiscali) non ha accettato l’offerta di 9 milioni e 600mila dollari, cioe’ il 20% in meno. Con una « buona uscita » da sette milioni di dollari. E’ agghiacciante – come ama dire il tecnico di Lecce. Io mi preoccupo non poco per lui. Credete che riuscira’ ad arrivare a fine mese?
Addio Vittorio Grossi, icona della comunità italiana di Toronto
Fatemi iniziare questo mio “appuntamento” settimanale ricordando un caro amico che ci ha lasciato in settimana: Vittorio Grossi. Vittorio era un’icona della comunita’ italiana di Toronto; un noto agente immobiliare ma sopratutto un grande amico della collettivita’ tutta che “supportava” in mille modi. Non voglio dilungarmi in esaltazioni “post-mortem” ma vi rubo qualche secondo di attenzione solo per ricordare un incredibile viaggio fatto in sua compagnia, da Toronto ad Ottawa, per una cena con l’allora Primo Ministro canadese Jean Chretien e la sua consorte Aline che, tra l’altro, ricordo con particolare simpatia, perche’ parlava un ottimo italiano! Con noi c’era anche l’arbitro internazionale Tony Evangelista. Nel viaggio di ritorno un’improvvisa e volentissima bufera di neve porto’ alla chiusura dell’autostrada 401 all’altezza di Kingston
. La polizia ci “traghetto'” fuori e ci portarono in un motel antistante una fabbrica dei famosi accendini DuPont, storica azienda francese fondata nel 1872 da Simon Tissot ed ora vero e proprio simbolo di classe, eleganza e stile. Per un fumatore come me, il massimo! In quel viaggio scoprii un Vittorio Grossi gran pilota anche su neve e ghiaccio e divoratore di…bistecche! Lo ricordo cosi’! R.I.P! E restiamo ad Ottawa per riportarvi una notizia che mi da non poco fastidio in questi tempi di “depressione da Covid” ! Secondo alcune fonti, l’agenzia di spionaggio canadese avrebbe chiesto la rimozione delle autorizzazioni di sicurezza per due scienziati che sono stati successivamente licenziati dal principale laboratorio di malattie infettive del Canada per motivi di sicurezza nazionale relativi al loro lavoro con l’Istituto cinese di virologia di Wuhan. L’Istituto di virologia di Wuhan ricordiamolo, è attrezzato per studiare gli agenti infettivi e le tossine a più alto rischio al mondo, inclusi i coronavirus e il COVID-19 è stato rilevato per la prima volta proprio a Wuhan alla fine del 2019. Nel gennaio di quest’anno, Xiangguo Qiu, che dirigeva la Sezione per lo sviluppo dei vaccini e le terapie antivirali, e il marito biologo, Keding Cheng, sono stati licenziati dalle loro posizioni presso il National Microbiology Laboratory (NML) di Winnipeg. Il laboratorio di Winnipeg aveva inviato virus Ebola e Henipah alla struttura di Wuhan, parte di ciò che la Public Health Agency del Canada (PHAC) ha successivamente descritto come uno sforzo da parte di questo paese per “promuovere la collaborazione globale”. Il Canadian Security Intelligence Service ha iniziato pero’ ad attivarsi preoccupandosi della natura delle informazioni che venivano passate al laboratorio di Wuhan. Il CSIS si sarebbe concentrato sulle persone con cui il dottor Qiu stava parlando in Cina e sulla proprietà intellettuale che potrebbe essere stata data alle autorità cinesi e avrebbe fornito una valutazione sulla sicurezza nazionale al PHAC . Insomma, ci manca solo lo “spionaggio internazionale” nel “giallo COVID 19”! E vi lascio – cosi’ per sdrammatizzare – con un pensiero di Charly Chaplin, attore e comico come pochi: “Niente è eterno in questo mondo nemmeno i nostri problemi – Mi piace camminare sotto la pioggia, quindi nessuno può vedere le mie lacrime. – Il giorno più sprecato della vita è il giorno in cui non ridiamo.-I sei migliori medici del mondo …
1. Sole, 2. Riposo,
3. esercizio,
4. Dieta,
5. Autostima
6. Amici.
Se vedi la luna, vedrai la bellezza di Dio. – Se vedi il sole, vedrai la potenza di Dio. – Se vedi lo specchio, vedrai la migliore creazione di Dio. Quindi credici.
Siamo tutti turisti, Dio è il nostro agente di viaggio che ha già impostato i nostri itinerari, prenotazioni e destinazioni. La vita è solo un viaggio!