Putin ripone ‘grandi aspettative’ nei colloqui con Xi Jinping

by | Mar 19, 2023 | Guerra, PRIMOPIANO, World | 0 comments


Il leader russo, alla vigilia della visita, ha fatto il suo primo viaggio a Mariupol


Il presidente russo Vladimir Putin ripone “grandi aspettative” nei colloqui con l’omologo cinese Xi Jinping, alla vigilia della sua visita in Russia.

Lo ha dichiarato in un articolo.

epa10532081 A still image taken from a handout video provided by the Russian President’s press service on 19 March 2023 shows Russian President Vladimir Putin (L) speaks with locals during his visit to Mariupol, eastern Ukraine, late 18 March 2023. Putin visited the Russian-occupied city after he visited Crimea on the ninth anniversary of Russia’s annexation of the Black Sea peninsula. According to the Kremlin, Putin had conversations with local residents, visited an apartment of one of the locals, assessed new roads, and followed the construction of new facilities in the city. On 24 February 2022 Russian troops entered the Ukrainian territory in what the Russian president declared to be a ‘Special Military Operation’, starting an armed conflict that has provoked destruction and a humanitarian crisis. EPA/RUSSIAN PRESIDENT PRESS SERVICE/HANDOUT HANDOUT BEST QUALITY AVAILABLE HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

“Non abbiamo dubbi che daranno un nuovo potente impulso all’intera cooperazione bilaterale” ha detto il presidente russo. IPutin ha accolto con favore “la volontà della Cina di svolgere un ruolo costruttivo” nella risoluzione del conflitto in Ucraina, sostenendo, inoltre, che le relazioni tra Mosca e Pechino sono “al punto più alto” della loro storia. Lo ha dichiarato Putin in un articolo scritto per un giornale cinese e pubblicato dal Cremlino.

In Russia da domani a mercoledì, il presidente Xi Jinping rafforzerà i suoi rapporti con Vladimir Putin, partner sempre più dipendente da Pechino ma anche sempre più imprevedibile. “Una missione per la pace”, l’ha presentata venerdì il ministero degli Esteri cinese, collegandola alla guerra di Mosca contro l’Ucraina. Forte dell’inedito terzo mandato consecutivo appena ricevuto alla presidenza della Repubblica popolare dopo l’altrettanta storica terza segreteria di fila del Partito comunista di ottobre, Xi ha deciso di iniziare le visite all’estero del nuovo decennio da Mosca, proprio come fece 10 anni fa una volta conquistato il vertice istituzionale del Paese.

Il suo incontro con Putin sarà il 40/mo di persona, a sottolineare la continua importanza della sua intesa russa anche se il viaggio rischia di mettere a repentaglio altri obiettivi di politica estera, tra cui quelli di evitare che le relazioni della Cina con gli Stati Uniti sfuggano da ogni controllo e di tutelare i rapporti con Bruxelles con cui Pechino sta cercando di far avanzare ulteriormente la cooperazione economica e commerciale. La Cina ha ancora bisogno dell’accesso ai mercati, alla tecnologia e al capitale occidentali per ritornare ad una crescita robusta, la vera fonte di legittimità del Pcc. Il Cremlino, invece, è sempre più dipendente dal Dragone per l’acquisto di petrolio e gas di fronte alle sanzioni occidentali, ma rivendica la sua capacità di manovra.

“Proprio prima dell’inizio della visita di Stato di Xi, Putin ha fatto il suo primo viaggio nella città ucraina occupata di Mariupol, più che simbolica per l’invasione russa, in un altro apparente tentativo di segnalare che ha il sostegno di Pechino”, ha notato con l’ANSA una fonte diplomatica. Tuttavia, piuttosto che spingere Putin a ritirarsi dall’Ucraina, Xi – per alcuni osservatori – userà l’incontro con il presidente russo per sviluppare il partenariato strategico bilaterale. Al fine di rafforzare l’immagine di parte neutrale interessata alla pace, Xi dovrebbe poi parlare in modalità virtuale con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa, probabilmente dopo il suo viaggio a Mosca, ha riportato nei giorni scorsi il Wall Street Journal.

La Casa Bianca si prepara alla visita in una posizione attendista: “Vedremo cosa emergerà da questo meeting”, afferma il portavoce della Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ma se dovesse emergere la richiesta di una tregua in Ucraina sarà “inaccettabile” perché significherebbe “ratificare le conquiste fatte fino a oggi dalla Russia” e “concedere più tempo a Putin”. Da quando Mosca ha attaccato l’Ucraina oltre un anno fa, Pechino ha evitato qualsiasi condanna mantenendo una posizione ambigua. Qualsiasi presa di distanza significativa da Mosca avrebbe un contraccolpo che la Cina non può permettersi: è possibile che la leadership comunista stia cercando un migliore equilibrio tra il duplice obiettivo di raggiungere la stabilità nelle relazioni con l’Europa e garantire che la Russia non perda la guerra, rimanendo allineata con la Cina, essenziale per i piani di Xi sui nuovi assetti mondiali a danno degli Usa. “Xi si rifiuterà di mettere il suo nome su qualsiasi cosa possa causare un contraccolpo economico all’Occidente”, ha aggiunto la fonte diplomatica. Mentre Hu Xijin, ex direttore del Global Times, tabloid nazionalista del Quotidiano del Popolo, ha osservato che “gli Usa forniscono la ragione e l’energia per continuare la guerra ucraina”. Invece, la Cina “fornisce la razionalità e la speranza per porvi fine”, ha scritto Hu su Twitter.