Sanremo 2023, la seconda serata. Ospiti Al Bano e Massimo Ranieri. Sul palco i Black Eyed Peas

by | Feb 8, 2023 | Culture, PRIMOPIANO, Shows


Con Pegah e Drusilla sul palco i diritti negati in Iran: ‘Donna, vita, libertà, le parole chiave della rivoluzione’


Sanremo 2023, la seconda serata. “Questo applauso è come se non si fosse interrotto mai da ieri sera: picchi di 16 milioni di spettatori, è un suono meraviglioso. Abbiamo vissuto un momento storico, siamo stati inondati da un affetto continuo, immenso, indescrivibile.

Voglio condividere questo successo con tutta la nostra squadra, ogni donna e uomo di questa azienda che è la Rai, tecnici, maestranze, dirigenti, l’amministratore delegato, la presidente, i consiglieri di amministrazione ma anche chi corre con un cavo in mano o una chitarra da amplificare. Siamo orgogliosi di far parte della Rai, Sanremo è un grande orgoglio Rai”. Nelle parole di Amadeus, la seconda serata del festival 2023, dopo il boom di ascolti dell’esordio, parte all’insegna del senso di appartenenza aziendale.

Poi arriva Gianni Morandi che entra con una scopa in mano. “Mi dà sicurezza tenerla con me. Non si sa mai, qualunque cosa succeda. E poi c’è ancora qualche petalo”, ha ironizzato il cantante riferendosi alla devastazione del palco ad opera di Blanco la prima sera del festival. “Tutto succede su questo palco. E arriva a casa, quindi va coccolato, tenuto pulito”, ha detto ancora Morandi prima di intonare Grazie dei Fiori, primo brano a vincere il festival.

Sul palco dell’Ariston Francesco Arca, vicequestore in forza alla mobile di Napoli nella nuova serie Resta con me, in arrivo su Rai1 dal 19 febbraio.

“Vengo in pace, stai sereno”, sorride Francesca Fagnani, al suo debutto sul palco dell’Ariston, tranquillizzando Amadeus che teme il suo piglio da intervistatrice di ‘Belve’. Elegante nell’abito lungo Armani Privé, scollatura profonda e intarsi di perline, confessa di essere “emozionatissima. Infatti ho fatto un paio di chiamate a persone che possono capirmi, Ciuri, cintura nera di ansia, che mi ha detto di farmi mezzo bicchiere di frizzantino. Sul tema scala mi sono rivolta a Drusilla, e lei mi ha detto che la nonna diceva sempre che una donna che guarda i gradini non è degna, e io li ho guardati tutti”.

Sono un pezzo di storia della musica italiana, ma non si erano mai esibiti insieme: Gianni Morandi, Massimo Ranieri e Al Bano mandano in delirio il pubblico dell’Ariston. Morandi parte dalla galleria, Ranieri dalla platea, Al Bano dalle scale, poi si riuniscono sul palco: Andavo a cento all’ora, Se bruciasse la città, Mattino, Rose rosse, Scende la pioggia, Felicità, è una sfida tra hit, acuti e cori del pubblico. A Perdere l’amore, cantata con Ranieri da tutto il teatro, fa eco Morandi che emoziona con Uno su mille. Chiude Al Bano con E’ la mia vita.

Sorpresa sul palco dell’Ariston per Al Bano, che il 20 maggio compie 80 anni: per lui arrivano 4 torte, ognuna con le candeline 20 anni. Il 18 maggio il cantante festeggerà il compleanno con un evento all’Arena di Verona, che sarà poi trasmesso in tv, e al quale invita anche Gianni Morandi e Massimo Ranieri. I tre si abbracciano per una foto storica e Morandi invita il boomer Amadeus a fare una foto da postare sui social. Finale da incorniciare con Il mio concerto e ultima standing ovation, prima che Al Bano faccia le flessioni sul palco che ha segnato la sua carriera, la sua fama, la sua rinascita.

A Sanremo irrompono i diritti negati in Iran, grazie alla testimonianza di forte impatto della consulente e attivista Pegah, italiana di origini iraniane, “nata con i racconti del Libro dei Re, cresciuta con i versi della Divina Commedia”. “In Iran – spiega Pegah – non avrei potuto presentarmi così vestita e truccata, né parlare di diritti umani sul palco, sarei stata arrestata o forse addirittura uccisa, è per questo che, come molti altri ragazze e ragazzi, ho deciso che la paura non ci fa più paura e di dare voce a una generazione crescita sotto un regime di terrore e repressione, in un paese bellissimo, uno scrigno di patrimoni dell’umanità”.

Balla il pubblico, ballano gli orchestrali: tutti in piedi per i Black Eyed Peas che trasformano l’Ariston in una discoteca. Il gruppo hitmaker vincitore di 6 Grammy, con 35 milioni di album e 120 milioni di singoli venduti in quasi 30 anni di carriera, con un medley dei loro successi Mamacita, Don’t you worry, I gotta feeling. “L’Italia è bellissima e le persone sono magnifiche. Ringraziamo l’Italia per suonare la nostra musica e per averci voluto qui stasera”. La band ha mandato anche un ringraziamento a “zio” Tony Renis prima di intonare il loro ultimo singolo Simply the best.

“Non tutte le parole sono uguali, per arrivare su questo palco ci sono parole che devono abbattere muri, pareti, grate e cancelli chiusi a tripla mandata”. Il monologo di Francesca Fagnani a Sanremo è stato scritto con i ragazzi del carcere minorile di Nisida, “che scontano la loro pena senza cercare la nostra pena, perché non se ne fanno niente”. “Non siamo animali, non siamo bestie, né killer per sempre, vogliamo che ci conoscano”, sono le loro parole raccolte dalla giornalista. “Hanno picchiato, rapinato ucciso, ma se si chiede loro perché, non trovano la risposta che vorrebbero avere, la cercano, la abbozzano, ma non esce perché è inutile cercarla così, bisogna andare al giorno, al mese, alla vita prima. Hanno 15 anni e gli occhi pieni di rabbia e vuoto, hanno 18 anni e lo sguardo perso o sfidante, chiedono aiuto senza sapere quale. La scuola l’hanno abbandonata, ma nessuno li ha mai cercati, non la preside né gli assistenti sociali, né le madri o i padri che quando c’erano non ce l’hanno fatta”.

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