Ucraina: Putin a Macron e Scholz, pronti a ripresa dialogo con Kiev

by | May 28, 2022 | Breaking News, Guerra, World

Guerra in Ucraina


Mosca: “Nuovo test sul missile ipersonico”

Kiev: 30mila soldati russi uccisi dall’inizio del conflitto. Mosca: “Senza fondamenta accuse blocco porti ucraini”

“La Russia è pronta a riprendere il dialogo con l’Ucraina”: lo ha detto, secondo quanto rende noto il Cremlino citato da Interfax, il presidente russo Vladimir Putin nel corso della telefonata col presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron hanno chiesto al presidente russo Vladimir Putin “negoziati diretti e seri” con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno chiesto al leader del Cremlino Vladimir Putin di liberare i 2.500 combattenti dell’Azovstal.

Missile 1

IL TEST MISSILISTICO
Le forze armate russe hanno annunciato di aver compito con successo un nuovo test del missile da crociera ipersonico Zircon. Il missile è stato lanciato dalla fregata Ammiraglio Gorchkov dal Mare di Barents verso un bersaglio nel Mar Bianco, entrambi nell’Artico ma a un migliaio di chilometri di distanza. Il primo collaudo del missile Zircon risale all’ottobre del 2020 e fu salutato dal presidente russo, Vladimir Putin, come un “grande evento”. Lo sviluppo dei missili ipersonici, definiti da Putin come “invincibili”, perché molto difficilmente intercettabili per la loro elevata velocità, fino a 10 volte quella del suono, rappresentano l’ultima generazione di arma strategica. Sono potenzialmente capaci di trasportare testate nucleari, sia nella versione balistica, il Kinzhal, sia in quella da crociera, lo Zircon.

La regione ucraina di Kherson, interamente occupata dalle forze russe, ha chiuso ogni accesso al resto del territorio dell’Ucraina: lo fa sapere il vice capo dell’autoproclamata amministrazione russa della regione, Kirill Stremousov. “Il confine è stato ora chiuso per ragioni di sicurezza”, dice Stremousov sull’agenzia russa Ria-Novosti, citata dalla Cnn. “Sconsigliamo qualunque viaggio verso l’Ucraina, qualunque sia la motivazione”. I russi hanno bombardato ancora una volta quartieri residenziali di Mykolaiv e ci sono vittime civili. Lo ha riferito il sindaco della città, Alexander Senkevich, riporta l’agenzia Unian.Il leader della Cecenia, Ramzan Kadyrov, ha affermato ieri sera che un gruppo di combattenti ceceni ha preso il pieno controllo della linea di contatto con “i nazionalisti ucraini” a Severodonetsk, bloccando le uscite dalla città. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass. Una ‘linea di contatto’ è la demarcazione tra due o più eserciti, siano essi alleati o belligeranti. “Un gruppo di volontari russi della Repubblica di Cecena ha preso il controllo completo dell’intera linea di contatto con i banditi: i primi quartieri della città ben fortificata sono già stati sgomberati dalle unità nemiche”, ha detto Kadyrov su Telegram. “L’edificio dell’hotel, che era stato preparato per una lunga difesa dai banditi, è passato sotto il controllo dei nostri combattenti: la marmaglia dei Banderites è stata completamente bloccata in città, dal momento che tutte le vie di ritirata sono passate sotto il controllo delle truppe russe”, ha affermato il leader ceceno citando il termine con cui si definivano i membri dell’Organizzazione dei nazionalisti ucraini (Oun) fondata nel 1929.

PROCESSO PER AZOVSTAL
Un tribunale in stile Norimberga per processare i militari ucraini evacuati dall’acciaieria Azovstal.
 E’ il progetto a cui stanno pensando i russi in alternativa allo scambio di prigionieri e che servirebbe, tra l’altro, a giustificare l’invasione dell’Ucraina ai fini della ‘denazificazione’ ripetutamente invocata da Mosca. “Stiamo progettando di organizzare un tribunale internazionale sul territorio della repubblica” ha affermato Denis Pushilin, leader della Repubblica popolare di Donetsk, riporta il Guardian.

LA CRISI DEL GRANO – Le accuse contro la Russia sul blocco dei porti ucraini nel Mar Nero e nel Mar d’Azov sono senza fondamento: lo ha affermato oggi il ministero degli Esteri russo, secondo quanto riporta Interfax.