Guerra in Ucraina
Putin: ‘La Nato non ci ha ascoltato’
Zelensky, la Russia ne ha dimenticato. Il G7 contro Putin, ‘non deve vincere, ha violato ogni regola’
Con l’attacco all’Ucraina, Mosca ha risposto ad “una minaccia diretta vicino ai confini russi”, perché “un attacco era stato preparato, anche alla Crimea”. Lo dice Putin durante la parata per il Giorno della vittoria sui nazisti spiegando che “l’orrore di una guerra globale non si deve ripetere”.
Ai soldati dice che stanno combattendo “per la nostra gente nel Donbass e per la sicurezza della patria”. La Russia ha sempre voluto “un sistema indivisibile per la sicurezza, ma la Nato non ci ha ascoltato”. “L’aggressione” della Crimea “è stata una minaccia ai confini, inammissibile per noi. Il pericolo è cresciuto ogni giorno, il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e giusta”. Putin non ha “alcun dubbio” sul fatto che quella che chiama “l’operazione militare speciale” in Ucraina “produrrà risultati”. “Se ci fosse stata anche una possibilità di risolvere la questione ucraina pacificamente, la Russia l’avrebbe usata”, ha aggiunto. Zelensky: ‘Lui è come Hitler, è maledetto dai suoi avi’. Macron: ‘Aiutiamo Kiev ma non siamo in guerra contro la Russia’. Von der Leyen: ‘Puntiamo a un parere sull’adesione di Kiev a giugno’. Xi a Scholz: ‘Evitare l’espansione del conflitto’
LA PARATA PER IL ‘GIORNO DELLA VITTORIA’
‘CONTRO DI NOI UN PIANO D’ATTACCO’
Il presidente russo Vladimir Putin ha aperto con un discorso la celebrazione: “Compagni ufficiali, sottoufficiali, compagni, generali e ammiragli, mi congratulo con voi per il 77esimo anniversario della grande vittoria. Anche ora in questi giorni voi combattete per la nostra gente nel Donbass, per la sicurezza della nostra patria. La Russia è sempre stata favorevole alla creazione di un sistema indivisibile per la sicurezza, ma la Nato non ha voluto ascoltarci. L’aggressione nelle nostre terre storiche della Crimea è stata una minaccia ai nostri confini, inammissibile per noi. Il pericolo è cresciuto ogni giorno, il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e assolutamente giusta”. Una delegazione di veterani americani della Seconda guerra mondiale “avrebbe voluto venire a Mosca per partecipare alle celebrazioni per la sconfitta del nazismo, ma è stato loro vietato” di farlo”. “L’orrore di una guerra globale non si deve ripetere” ha detto Putin, sottolineando che con l’attacco all’Ucraina Mosca ha risposto ad “una minaccia diretta vicino ai confini russi”, perché “una attacco era stato preparato, anche alla Crimea”.
ZELENSKY: ‘PUTIN COME HITLER’
“Solo un pazzo può sperare di ripetere 2194 giorni di guerra” della Seconda guerra mondiale: “colui che sta ripetendo oggi gli orribili crimini del regime di Hitler, seguendo la filosofia dei nazisti e replicando tutto quello che hanno fatto. E’ condannato. Perché è stato maledetto da milioni di antenati quando ha cominciato ad imitare il loro assassino. E allora perderà tutto”. Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel video di oltre 5 minuti, girato in occasione del Giorno della Vittoria sul nazismo mentre cammina nel centro di Kiev, senza mai nominare direttamente il presidente russo Vladimir Putin.
‘NON SIAMO IN GUERRA CONTRO RUSSIA’
“Affinché questa guerra possa concludersi abbiamo adottato sanzioni senza precedenti e abbiamo mobilitato mezzi umanitari, finanziari e militari come mai prima d’ora. Non siamo in guerra contro la Russia, lavoriamo per la preservazione dell’integrità dell’Ucraina, per la pace nel nostro continente. Ma sta solo all’Ucraina definire i termini dei negoziati con la Russia”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron parlando a Strasburgo alla chiusura della Conferenza sul futuro dell’Europa.
L’ADESIONE DI KIEV
Colloquio telefonico tra la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Nella giornata dell’Europa abbiamo parlato del supporto dell’Ue al percorso europeo dell’Ucraina. Non vediamo l’ora di ricevere le risposte al questionario per la candidatura a membro dell’Ue. La Commissione punta a dare il suo parere a giugno”, scrive von der Leyen in un twee